A novembre scorso, come si ricorderà, la pubblica accusa aveva chiesto la conferma integrale delle condanne di primo grado, ovvero ergastolo per Di Dio e 25 anni per Antonino Romano. Richieste formulate davanti alla Sezione penale della Corte d’assise d’appello (presieduta dal giudice Carmelo Marino) dal sostituto procuratore generale Salvatore Scaramuzza. E ieri si materializzata la clamorosa decisione in riferimento proprio alla posizione di Di Dio che ora è un uomo libero. Si tratta dell’ultima tranche
processuale ancora in piedi, riguardante un vecchio fatto di mafia, l’uccisione cioè di Antonino Stracuzzi, avvenuta nel lontano ottobre del ‘92.