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Teseos, rischio licenziamenti

La  Teseos, una delle tre cooperative  socie della Ssr (Società servizi riabilitativi), la società  di cui l’ASP 5 di Messina detiene le quote del 51%, ha convocato  per domani i segretari generali delle Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil per discutere sulla determinazione  dei criteri di selezione del personale in esubero da porre in mobilità o, in alternativa, al transito in altra azienda,  alla luce dell’esubero di personale alla data della imminente scadenza della CIG in deroga (dicembre 2012). 

La Ssr è una società a capitale misto, Asl 51%, cooperative di lavoratori 49%, che oggi conta 150 dipendenti. Fornisce assistenza riabilitativa a minori e adulti a Messina, all'Asl e al Mandalari, ma anche a Santa Teresa di Riva, al centro di Oreto di Barcellona Pozzo di Gotto, a Patti, Capo d'Orlando e Acquedolci, per circa 2000 pazienti in tutta la provincia, tra cui anche bambini affetti da gravi disabilità, per i quali l'assistenza riabilitativa è  fondamentale. “Gli annunciati licenziamenti  di 23 lavoratori da parte della cooperativa Teseos- dichiarano Clara Crocè Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai - avranno delle conseguenze gravissime per la nostra  città  che, da qualche tempo, sta vivendo una devastante crisi economica, una continua emorragia di posti di lavoro  , a causa delle scelte di chi negli anni ha gestito la cosa pubblica. Non possiamo , far a meno di sottolineare che  i licenziamenti,  vengono annunciati in un settore come quello riabilitativo che   a causa della eclatante sproporzione nell’assegnazione del budget  alle diverse province siciliane, ha  visto fortemente penalizzato la provincia di Messina. 

Lo scorso 11 ottobre, hanno espresso al Prefetto di Messina,  preoccupazione in merito  alle notizie acquisite dall’Asp5, in quanto a detta del Commissario Magistri, non sono stati adottati da parte dell’ Assessorato alla Salute, concreti atti diretti a revocare i precedenti provvedimenti di diniego all’accreditamento di Ssr e/o ad accreditare la struttura. Inoltre, il Commissario Magistri ha  comunicato l`intenzione dell'ASP di cedere il 51% delle azioni di Ssr ai privati, motivando tale scelta dalla necessità di dover applicare i provvedimenti sulla spending review emanati di recente dal governo nazionale che prevedono la liquidazione entro il 31 dicembre 2012, o l'alienazione delle partecipazione entro il 30 giugno 2013. “Abbiamo espresso il nostro disappunto del Commissario dell’ASP 5  - continuano Crocè Emanuele e Calapai - considerato  che  il provvedimento sulla spending review prevede la deroga alla liquidazione o alla alienazione delle azioni, per le società che erogano servizi in favore dei cittadini. Sulla vertenza – hanno concluso i sindacalisti - è  necessario conoscere  le determinazioni  che l’Assessore alla Salute Borsellino - vorrà assumere in merito anche al fine di garantire il futuro occupazionale dei lavoratori”.

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