Sembra un film già visto. La regione dice che tocca all’Asp risolvere il problema, l’Asp sostiene che ha le mani legate e che dipende tutto dalla regione. E alla fine a pagare sono sempre i lavoratori, l’anello debole della catena. Anche se uno spiraglio adesso c’è. Perché c’è una nuova puntata della vicenda dei precari sociosanitari messinesi che rischiano di restare senza lavoro perché i loro posti sono stati destinati ai loro colleghi di Palermo. Ieri i precari messinesi sono stati all’assessorato regionale alla salute per chiedere spiegazioni. Dal capo di gabinetto hanno saputo qualche dettaglio in più della vicenda. Solo 43 dei famosi 140 lavoratori palermitani che attraverso la mobilità arriverebbero a Messina sin qui hanno lavorato all’Asp6. Gli altri 97 provengono dagli ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello, dunque sono stati assunti con contrattazioni private. Un aspetto estremamente significativo, che rende ancor più ingiusta agli occhi dei precari storici messinesi, alcuni con vent’anni di servizio, questa spiacevole vicenda.
All’assessorato hanno spiegato ai precari che esiste una strada per risolvere subito il problema. Basterebbe pubblicare la graduatoria del concorso 2011, che peraltro è già pronta. Questo è ciò che i precari hanno chiesto oggi al commissario Asp Magistri. Questa è forse l’unica strada per evitare di perdere altri 140 posti di lavoro nella provincia di Messina. 140 posti regalati, di fatto, alla provincia di Palermo.
All’assessorato hanno spiegato ai precari che esiste una strada per risolvere subito il problema. Basterebbe pubblicare la graduatoria del concorso 2011, che peraltro è già pronta. Questo è ciò che i precari hanno chiesto oggi al commissario Asp Magistri. Questa è forse l’unica strada per evitare di perdere altri 140 posti di lavoro nella provincia di Messina. 140 posti regalati, di fatto, alla provincia di Palermo.
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