Dopo il servizio sugli enti della Formazione professionale in Sicilia, andato in onda ieri su "Report", il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, annuncia di aver dato disposizione di "bloccare i pagamenti nei confronti di associazioni, enti, cooperative, società che gestiscono la formazione e siano riconducibili a deputati regionali e a loro parenti prossimi".
Crocetta intende "disporre azione di recupero - spiega una nota - per i pagamenti già effettuati, in violazione della legislazione sulle incompatibilità dei parlamentari regionali". Il presidente ha chiesto inoltre che il dirigente del settore formazione faccia una verifica su tutti i soggetti destinatari di contributi o affidatari di servizi che presentano elementi di incompatibilità. "La vicenda - ha detto il governatore - è veramente insopportabile dal punto di vista morale e politico. Questo sistema non si riferisce soltanto al settore della formazione professionale, ma a tanti altri, basti pensare a quanto avviene con la cosiddetta tabella H (contributi erogati ad enti e associazioni, ndr). Nessuno si aspetti sconti, poiché laddove esisteranno gli estremi, si provvederà a effettuare precise denunce all'autorità giudiziaria".
La decisione del governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, di bloccare i pagamenti agli enti di formazione riconducibili a deputati regionali, è stata accolta con sorpresa da alcuni parlamentari del Pd che sono riuniti a Palazzo dei Normanni per discutere degli assetti del gruppo parlamentare. Tra i primi a leggere la nota del presidente della Regione è stato Franco Rinaldi, deputato messinese, citato ieri da Report tra i politici siciliani con interessi nella formazione. "Preferisco al momento non commentare" dice Rinaldi. Sono tanti i politici che attraverso propri parenti hanno rapporti con gli enti di formazione che costano ogni anno circa 500 milioni di euro. Gli interessi sono trasversali, riguardano politici del Pd, ma anche di Fli, Pdl, Udc, Pds-Mpa e altri.
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