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Il destino del Cus
appeso a un filo

Una realtà che ha rappresentato soprattutto dagli anni Ottanta al Duemila un fiore all’occhiello per lo sport messinese e che adesso è ad un passo dall’essere cancellato. Il buco ha raggiunto ormai i quattro milioni di euro: somma frutto di debiti nei confronti del personale (250 mila euro), fornitori (400 mila euro), collaboratori e altri professionisti (350 mila euro), Erario (200 mila), banche (200 mila) e soprattutto Serit per cartelle esattoriali non pagate e rateizzate (due milioni e duecento mila euro). E poi ci sono i Campionato nazionali universitari che sulla carta sono costati 792 mila euro, ma per i quali c’è un buco da 500 mila euro. Sono tantissimi, infatti, i fornitori e i servizi che devono ancora essere pagati. Delle somme promesse dalla Regione, infatti, non c’è ancora traccia. E dire che alla vigilia della manifestazione che si è svolta nella scorsa primavera a Messina avevamo assistito a tantissime passerelle a cominciare da quelle dell’allora assessore Daniele Tranchida. Di quei giorni sono rimaste solo le promesse,
visto che ancora di soldi nelle casse del Cus Messina e dell’Università non ne sono entrati.

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