E' in pubblicazione all'Albo Pretorio la determina dirigenziale del 17 ottobre con la quale è stata aggiudicata definitivamente al Consorzio ARTEK di Roma, la gara esperita l'11 luglio relativa ai lavori per il recupero edilizio e architettonico e di rifunzionalizzazione dell’Istituto Marino di Mortelle. La ditta aggiudicatrice ha offerto il ribasso del 26,4413 per cento su un importo a base d'asta di 3.811.582,11 euro, imprese partecipanti 45, di cui 39 ammesse e 6 escluse, responsabile unico del procedimento l'architetto Massimo La Spada.
Il recupero edilizio architettonico e la rifunzionalizzazione dell'Istituto di Mortelle rientrano nel Piano Integrato di Sviluppo Urbano (PISU) "Messina 2020: reti per la solidarietà, ecologia ed innovazione" e nel "Piano Integrato di Sviluppo Territoriale" (PIST) "Peloritani, Terre dei Miti e delle Bellezze", presentati entrambi a valere sui fondi PO FESR 2007-2013.
L'Istituto Marino di Mortelle fu fondato negli anni '20 per iniziativa della famiglia Bosurgi, ed adibito a ricovero per minori ed a colonia marina, e fu gestito da un'Opera Pia intestata ad Adriana Bosurgi Caneva. Nel marzo del 1994 l'Opera Pia si è estinta ed il relativo patrimonio è stato devoluto al Comune di Messina, perché lo destinasse a fini assistenziali. L'Istituto edificato intorno al 1928, è ubicato su un'area di circa 20 mila metri quadri, in zona destinata ad attrezzature collettive, secondo le prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti.
È costituita da un complesso edilizio formato da più corpi disposti a padiglioni isolati, con una superficie coperta di circa 4 mila e 500 metri quadri ed un volume complessivo di quasi 22 mila e 500 metri cubi. Il Comune di Messina programmò negli anni scorsi un intervento globale di ristrutturazione con destinazione dei locali a servizi socio-assistenziali, con la creazione di un Centro Polifunzionale.
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