Da anni e anni il litorale di Contesse Unrra, laddove un tempo sorgeva lo stabilimento Copas, viene progressivamente divorato dalle mareggiate. Metro dopo metro, risucchiando quanto ancora rimasto delle demolizioni eseguite a più riprese ma mai completate con lo smaltimento integrale in discarica. Solo che mai come adesso il cantiere nautico “Vivere il mare”, tra la linea ferrata e l’arenile, s’era trovato sull’orlo di un precipizio tinto d’azzurro. Un’altra mareggiata, specie se più violenta, potrebbe essere fatale. Sulla riviera nord, invece, si è rinnovato l’assalto portato dalle sciroccate alla fragile linea modellata dal vento delle Montagne di sabbia di Capo Rasocolmo,
a San Saba. La stradina d’accesso, divenuta un budello protetto da massi, ha resistito. Ma la configurazione della spiaggia è di nuovo mutata, l’antico pozzo rossiccio è quasi
in acqua e le tre famiglie residenti in zona cominciano a temere per le loro case.
I particolari li trovate nell'articolo di Alessandro Tumino a pagina 14 del nostro giornale
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