Una piccola ma significativa mini-rivoluzione. E' quella che sta portando a compimento l'assessore Renato Fichera, chiamato qualche mese fa dal presidente della Provincia Nanni Ricevuto ad elaborare nel giro di poco tempo un progetto operativo valido per la gestione e la valorizzazione delle riserve naturali orientate. Gli interventi riguardano tutte e tre le Rno del nostro territorio: Capo Peloro a Messina, Laghetti di Marinello tra Patti e Oliveri, Montagne delle Felci e dei Porri a Salina. La riorganizzazione in atto è mirata a creare per ogni singola riserva uno specifico organico di personale e mezzi, mentre precedentemente la vigilanza di tutti i siti gravava sul personale incaricato per la riserva di Salina, con gli ovvi aggravi finanziari che ciò comportava. Le nuove squadre sono impegnate nella manutenzione e pulizia delle aree, oltre alla vigilanza che verrà eseguita in raccordo con la polizia provinciale.
A Capo Peloro sono stati impiegati 10 lavoratori Lsu, economicamente a carico della Regione siciliana, grazie ad un protocollo d'intesa sottoscritto con la Cooperativa Normanna. Questi si aggiungono ai tre dipendenti qualificati che già operavano nella riserva. L'unità operativa complessa è stata affidata a Rossella Arnò, mentre per i punti di inizio e fine lavoro giornaliero sono stati adibiti i locali dell'ex IAI. La struttura è operativa dallo scorso 13 novembre. Entro breve tempo, come anticipato dallo stesso Fichera, si procederà nei limiti imposti dalla normativa sull'ambiente, a curare gli alberi ad alto fusto. Inoltre, con l'impegno di 180 mila euro, è stato disposto l'avvio della gara (entro il 20 dicembre) per aggiudicare per un triennio i lavori di derattizzazione sicura della zona in modo ecologico e senza danni per l'ambiente, attraverso l'impiego di attrezzature atte ad evitare la moria delle specie presenti. Un accordo stipulato tra l'assessorato e Messinambiente permetterà invece il ritiro dei rifiuti raccolti in appositi sacchi, nei giorni di mercoledì e venerdì dalle 10 alle 11. Provvedimenti importanti per provare a riconsegnare alla città un'immagine pulita della riserva di “Capo Peloro”, al di là dei conflitti di competenze che da anni tengono in ostaggio della sporcizia zone stupende come quella circostante il parco dunale ai piedi del pilone.
Messina ma non solo. Altri 12 lavoratori, 3 con qualifica di impiegato che faranno da guida all'interno della riserva e 9 operai che si occuperanno di manutenzione e pulizia, sono stati impiegati ai Laghetti di Marinello, grazie ad un protocollo d'intesa con la cooperativa Agrifoglio. L'unità complessa è stata affidata a Giorgio De Luca, al quale è stato affiancato il dipendente Armando Pelligra. Il personale utilizzato per il servizio guida, congiuntamente all'Uoc, sarà ospitato in un locale messo a disposizione dal Comune di Patti, che servirà anche alla promozione della fruibilità turistica. E' inoltre in corso di programmazione un protocollo d'intesa tra Provincia e Comune di Oliveri, centro dal quale si accede alla riserva, con lo scopo di definire una stabile soluzione per le visite. Anche in questo caso dovrebbero essere messi a disposizione locali per deposito e ricarica di due mezzi a trazione elettrica.
E veniamo all'altro aspetto della “rivoluzione”, che riguarda il personale ma anche le “macchine”. La precedente organizzazione aveva un costo annuo eccessivo per missioni, lavoro straordinario e mezzi di trasporto, pur non riuscendo ad assicurare una presenza continua degli addetti. Rientreranno all'autoparco provinciale tre auto di grossa cilindrata (Mitsubishi Pajero 3200 cc), che saranno a disposizione dell'Amministrazione per interventi di protezione civile e per altre emergenze. Producendo un notevole risparmio sulle spese di gestione. L'innovazione per il “piano riserve” è rappresentata dal fatto che i nuovi mezzi utilizzati, ad esclusione del Land Rover Defender che verrà usato sulle parti alte della riserva di Salina, saranno come anticipato esclusivamente a trazione elettrica.
Caricamento commenti
Commenta la notizia