Nuova emergenza navi per Blufferies. Si è infatti fermata la bidirezionale “Fata Morgana”, in servizio sullo Stretto. A costringere la “zattera” allo stop, secondo notizie non ufficiali, la fusione del motore. A determinarla, a quanto pare, la presenza di scaglie di acciaio nell'olio in circolo nella macchina. Dunque mezzo fermo e flotta decimata. Con gli ovvi, conseguenti, disagi per l'utenza. Secondo le prime ricostruzioni dovrebbe trattarsi di un guasto serio, da monitorare attentamente. Il periodo di “degenza” si preannuncia lungo, così la società del Gruppo Ferrovie è stata costretta ad intervenire per dotarsi di un nave “sostitutiva”, chiesta a noleggio alla concorrenza. La conferma è arrivata dall'amministratore delegato di Caronte&Tourist, Vincenzo Franza, che ha parlato di normale cortesia tra armatori e ha poi sottolineato che non è ancora stato definita la durata del prestito. Forse un mese, probabilmente qualcosa in più.
La nave che dovrebbe transitare provvisoriamente nell'organico Blufferies è la “Zancle”. Giusto evidenziare che non tutti i dipendenti del gruppo Fs nutrono una grande “simpatia” nei confronti di questa traghetto. La loro mente, infatti, scorre ricorrentemente alla tragedia del Segesta Jet, nella quale fu coinvolto anche il mezzo targato “Caronte&Tourist”. Altra questione riguarda l'organico. La “Zancle”, infatti, potrebbe essere concessa con annesso comandante e direttore di macchina, senza l'equipaggio che per ovvie questioni contrattuali verrà invece garantito da Bluferries. A bordo, inizialmente, anche 4 comandanti e 4 direttori di macchina del Gruppo Ferrovie, chiamati a familiarizzare con la traghetto. La “Fata Morgana” si trova nei pressi del molo “officina”. Poco distante, nel bacino di carenaggio dell'Arsenale, c'è invece la “Enotria”, altra bidirezionale della Bluferries che si occupa del trasporto persone sullo Stretto. Con il risultato che in servizio resta solo la Riace.
Una condizione che evidenzia ancora una volta tutta l'inadeguatezza della flotta per il gommato del vettore pubblico, i frutti della discussa dismissione. Con tre se soli mezzi in dotazione l'offerta è davvero minima e si assottiglia inevitabilmente quando gli inconvenienti si aggiungono a precise scelte aziendali, come la vendita nell'anno in corso di “Reggio” e “Mongibello”. Discorso analogo per i soli due monocarena in dotazione per il servizio di Metromare. Va un po' meglio a Bluvia, divisione impegnata nel trasporto treni (e macchine nei ponti superiori). In organico ci sono attualmente tre navi (Logudoro-Iginia-Scilla), che con apposite calendarizzazioni si alternano in mare: due in servizio e una in riserva. Entro natale termineranno i lavori sulla “Villa”, che rientrerà in linea mentre uscirà la “Scilla”. Si attende inoltre l'arrivo da Massa Carrara della “Messina”, monodirezionale efficiente ed all'avanguardia recentemente varata. Ma mentre i treni in transito sullo Stretto diminuiscono e crescono i flussi sul gommato, viene da chiedersi se non fosse servito altro. Magari proprio una nave della classe Riace-Fata Morgana.
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