Non avrebbero mai pensato i nostri vecchietti di Casa Serena che fra i manifestanti della vertenze messinesi, a fare le barricate, un giorno, ci sarebbero stati anche loro, in prima linea. In quella fase della vita in cui dovevano riposarsi, svagarsi, godersi i tempo libero, eccoli là, invece, ad battersi con le poche forze che hanno per difendere dei diritti che altrove sono tali e non privilegi come invece alle nostre latitudini. In questi giorni li abbiamo visti piangere, disperarsi, perdere il fiato, chiedere aiuto, organizzare la rivolta. La notizia della chiusura di casa Serena ha provocato un impatto emotivo devastante ed è quello che preoccupa maggiormente gli assistenti sociali.
Intanto gli operatori hanno addirittura approntato una piano di ristrutturazione e sono anche disposti ad attivare un numero di conto corrente per raccogliere i fondi necessari. Cgil, Cisl e Uil che, stamani, hanno tenuto un’assemblea, hanno avviato le procedure per lo sciopero generale dei servizi sociali. Da oggi, per dieci giorni, scatta lo stato di agitazione. Nel frattempo si spera in un passo indietro del commissario Croce a favore degli anziani.
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