UnimeSport, il centro di spesa, che gestisce la Cittadella Universitaria è di fatto un “soggetto” dell’Ateneo che può contare su pochissime unità di personale. Non certo sufficienti per mandare avanti una struttura ampia e complessa come quella dell’Annunziata. Per questo motivo, dopo un periodo iniziale nel quale si era andati avanti con selezioni pubbliche a tempo, lo scorso anno si era deciso di ricorrere a una convenzione con il Cus, il Centro universitario sportivo. Di fatto e semplificando il Cus “prestava” a UnimeSport personale reclutato dal Centro sportivo (che non deve passare da selezioni pubbliche), mentre Unimesport in cambio versava un contributo. La settimana
scorsa, però, il Cus Messina ha deciso di interrompere la convenzione per problemi gestionali (il Centro universitario è al “dafault” e i cinque dipendenti aspettano più di venti mensilità). Sulla convenzione e sui rapporti tra Cus e UnimeSport, peraltro, da alcune settimane sta indagando anche la Procura della Repubblica, che ha già acquisito documentazione e atti nelle varie sedi.