Al “Simonetta Lamberti” si giocherà a porte chiuse, sulla carta, un leggero vantaggio per l’Acr Messina che spera di ritornare a casa con l’intero bottino prima del doppio turno casalingo con Licata e Savoia. Non sarà facile perché la Pro Cavese, dopo un inizio stentato, è reduce da un momento positivo avendo conquistato 9 punti nelle ultime cinque giornate. I giallorossi sono, quindi, avvisati, sulle difficoltà della partita. Del resto la società sa bene l’importanza del match, e per questo motivo, ha deciso di anticipare di un giorno la partenza per la Campania. Il tecnico Gaetano Catalano sarà costretto a ridisegnare un undici diverso rispetto a quelli recenti. Colpa dell’infortunio alla caviglia di Gabriele Di Stefano e della squalifica di tre turni appioppata dalla commissione disciplinare a Stefano Maiorano per un vecchio contratto firmato nella stagione 2009-2010. L’allenatore riproporrà dal primo minuto Leon, decisivo contro il Sambiase. Ma non sarà queste l’unica novità. Anche il 4-4-2 potrebbe essere rivisitato per consentire all’honduregno di esprimersi al meglio con pochi compiti in fase di non possesso.Impegnativo anche il match casalingo del Città di Messina che, contro il Ribera, proverà a consolidare il rendimento offerto al Celeste dove ha conquistato 5 vittorie in altrettante partite. Gli agrigentini, però, stanno dimostrando di non essere bravi solo sul campo in terra battuta, ma di possedere uomini, gioco ed idee. Out Cappello e Giardina, al rientro, invece, Saraniti. Il Città di Messina punta soprattutto sul suo attacco il più prolifico del girone con 21 gol realizzati. Dopo l’impegno con il Ribera è in programma la doppia trasferta con Savoia e Montalto e la gara di coppa Italia di mercoledì prossimo a Torre del Greco.
Intanto nell'anticipo della 12esima giornata, il Cosenza ha battuto in trasferta il Sambiase per 4-3 ma adesso trema per la probabile squalifica a cui potrebbe andare incontro Pietro Arcidiacono che dopo aver segnato il gol del 3-2, ha mostrato una maglietta a favore di Antonino Speziale, condannato, pena confermata dalla Cassazione un paio di giorni fa, ad 8 anni di reclusione per la morte dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, ucciso durante il derby tra Catania e Palermo del 2 febbraio 2007.