È iniziato stamattina il presidio dei lavoratori Triscele davanti allo stabilimento di via Bonino. Giovedì la famiglia Faranda ha disertato l’incontro in Prefettura per discutere del nuovo piano industriale e della richiesta di cassa integrazione per i lavoratori. La sensazione che hanno i 41 dipendenti in cassa integrazione ancora per due mesi è che non ci siano più i margini per sperare. La proprietà della Triscele, la Famiglia Faranda, non andando in Prefettura, hanno detto che il piano industriale non ci sarà fino a quando non si potrà monetizzare l’investimento sul terreno in cui sorge oggi lo stabilimento. Un terreno che presto cambierà formalmente destinazione da industriale a residenziale e che offrirà all’attuale proprietà l’opportunità di far cassa. I soldi incassati, secondo le indicazioni che i Faranda avevano dato ai dipendenti, dovrebbero servire per rilanciare altrove la produzione dello storico birrificio messinese.
Ma da ieri è chiaro che il nuovo progetto non partirà a breve termine. Bisognerà attendere che quel terreno produca degli utili. Solo a quel punto la famiglia Faranda presenterà il suo nuovo progetto per la Triscele.