Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Nuovi tagli: a rischio case di cura private

ospedale interni sanità

Per l’assessore regionale alla sanità, Lucia Borsellino, la mission, speriamo non “impossibile”, si prospetta da subito in salita. Il motivo è legato all’ultimo dei provvedimenti varati dal ministro Renato Balduzzi, riguardante la riorganizzazione delle strutture sanitaria del Paese. La bozza normativa, oltre che riguardare la diminuzione di oltre settemila posti letto a livello ospedaliero, non risparmierà neanche il settore delle strutture private convenzionate, ovvero equivalenti ad aziende pubbliche per la gratuità delle cure, con meno di ottanta posti.  In base ai dati forniti dal Ministero (con riferimento al 2011), in tutta Italia, risultano esserci  406 case di cura private accreditate, con posti letto riservati agli acuti per un totale di 28.945 letti. Di queste 406, però, ben 257 struttura, il 63,3%, hanno meno di 80 posti letto riservati agli acuti, dato quest’ultimo che ne impedisce di rientrar nel nuovo limite previsto dal regolamento ministeriale.

L'elenco delle strutture che rischiano di chiudere è stato elaborato dagli esperti di Quotidiano Sanità in collaborazione con l'Associazione italiana ospedalità privata (Aiop): tra di essere figurano anche diverse case di cura messinesi: Carmona , Cristo Re, Villa Igea, Santa Rita, Cot. Al momento, come detto, si tratta solo di una prima stesura normativa che dovrà essere sottoposta al vaglio della conferenza stato-regione, dove le “scintille”, vista l’argomento in questione, saranno prevedibili ed inevitabili. Considerando che i letti totali delle strutture che non rientrano nei limiti sono 10.412, l’ammontare del taglio sembra essere ingente e pari al 35,9% dei letti acuti nel privato accreditato. In Sicilia sono 44 le strutture con posti inferiori ad 80, per un totale di 1746 letti.

 

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