Ricevuto smentisce, Rao minimizza. Ma i fatti sono incontrovertibili. Il giorno dopo la lite scoppiata in consiglio provinciale durante la discussione sul Previsionale 2012, si tenta di gettare acqua sul fuoco. Ridimensionato da entrambe le parti il brutto episodio accaduto in aula: gli insulti, lo scontro fisico, l'intervento dei consiglieri costretti a dividere i due litiganti. Il presidente della Provincia e il capogruppo del Pd sono due politici navigati e in quanto tali hanno capito entrambi che la cosa migliore da fare, per tutti, era metterci un punto sopra e guardare avanti.
La stretta di mano non ha però avvicinato le parti. Anzi. Rao ha ribadito: «Per noi il centrodestra ha fallito, non abbiamo presentato emendamenti ma non offriremo sponde né sgabelli a chi ha governato in un certo modo». Da Ricevuto è arrivata invece la condanna a «chi si ostina ad agire pensando solo alle contrapposizioni politiche», senza guardare all'interesse del territorio. Ciò che secondo il presidente servirebbe in questo momento. Il capo dell'Esecutivo ha polemizzato anche sui meccanismi eccessivamente macchinosi dei regolamenti consiliari, affermando che «in Aula si parla tanto ma si conclude poco».
Il Consiglio per l'approvazione del bilancio è stato rinviato a venerdì (ore 10.30): cosa succederà? Sicuramente servirà senso di responsabilità, anche per evitare che si ripetino spiacevoli episodi come quello di ieri. A preoccupare c'è la “muraglia” di emendamenti, oltre tremila presentati dall'opposizione, tra i quali quello per il secondo lotto della Patti-San Piero Patti, scintilla che ha accesso il fuoco in Consiglio. Cerreti e Lombardo, che ne hanno presentati in "quantità industriale", non sembrano disposti a fare passi indietro. Ricevuto si è detto fiducioso sulla possibilità di raggiungere un accordo che accontenti tutte le istanze provenienti dal territorio, ma allo stesso modo la sua Amministrazione sarebbe pronta ad affrontare il lungo, lunghissimo iter deliberativo per l'analisi dei già citati emendamenti. Serviranno nervi saldi, a differenza di quanto accaduto martedì scorso.
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