Ieri, dall’Ato 3, s’è appresa la notizia che sarebbero stati accreditati a MessinAmbiente solo 720 mila euro dei 3 milioni 100 mila trasferiti da Palazzo Zanca; soldi che non sarebbero stati sufficienti neppure a pagare una mensilità ai lavoratori: da qui la mobilitazione del personale. Nel pomeriggio la schiarita. Il commissario di MessinAmbiente, Armando Di Maria, ha incontrato Croce (che aveva già intimato che non fosse sospesa la raccolta) che si è assunto la responsabilità di attivare alcuni meccanismi rassicuranti con i lavoratori ma non solo. Un contatto con il prefetto Trotta, la convocazione di un vertice stamani a Palazzo del Governo per chiedere all’Inps, che aspetta i contributi dei dipendenti MessinAmbiente, di pazientare ancora un po’.