Il corteo è partito da piazza Cairoli alle 9,45 ma già un’ora prima decine di persone erano indaffarate ad organizzare la marcia. Chi distribuiva bandiere, chi fischietti, chi striscioni, qualcuno preparava cori e slogan con tanto di prove. Finchè però il corteo non è partito non è stato possibile rendersi conto della partecipazione. Circa duemila persone hanno preso parte al corteo organizzato da Cgil, Cisl e Uil sul tema “Affrontare l’emergenza” cui hanno aderito associazioni, movimenti e partiti politici. Dietro agli striscioni delle tre organizzazioni sindacali c’erano i rappresentanti di quasi tutte le vertenze che da anni affliggono la città e che rischiano rilasciare a Natale circa 4000 lavoratori senza stipendio. C’erano i dipendenti del Comune che per la prima volta si sono ritrovati con il problema di non riscuotere lo stipendi a fine mese, c’erano i precari della scuola, i lavoratori della Schipani, i postali, gli stagionali del settore alberghiero, e poi quelli dell’Ipab Collereale, di Casa Serena, delle cooperative che gestiscono i servizi sociali per conto del Comune, dell’Arsenale, della Triscele, gli edili, i lavoratori del comprensorio industriale di Milazzo, dell’ente teatro Vittorio Emanuele, del Cus Messina e naturalmente di Messinambiente ed Atm. Un lungo serpentone che ha attraversato via Tommaso Cannizzaro, corso Cavour per raggiungere piazza Unione Europea. Fra tante presenze forse sarebbe stato auspicabile una maggior partecipazione di giovani, degli studenti, dei semplici cittadini anche in possesso di un lavoro sicuro che presto si troveranno a fare i conti con la crisi economica che sempre di più attanaglia Messina. La manifestazione si è conclusa davanti a Palazzo Zanca,luogo simbolo delle tante proteste di questi anni, dove sono intervenuti i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato
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