I giudici del Riesame hanno deciso. Il 31enne Benito Romeo, finito in cella con la pesante accusa d’aver ucciso il padre simulando poi il suicidio con una falsa impiccagione, rimane in carcere. Il collegio presieduto dal giudice Antonino Giacobello ha infatti confermato la detenzione, rigettando la richiesta di attenuazione della misura restrittiva. La storia s’è dipanata in uno scenario di grande degrado sociale e morale in una delle catapecchie della scalinata di Fondo Pistone, in via Giarre, al rione Camaro, ed è al centro di un’inchiesta gestita dal sostituto procuratore Diego Capece Minutolo. Secondo la ricostruzione investigativa avvalorata adesso anche dai giudici del Riesame, Santi Romeo, 51 anni, parcheggiatore abusivo, molto attivo e conosciuto nei pressi del Gran Camposanto, sarebbe stato strangolato al termine di un violento litigio da uno dei suoi tanti figli, Benito, che poi avrebbe voluto far credere che si trattasse di un suicidio.
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