Il consigliere della III circoscrizione, Libero Gioveni, ne è certo: quello della ex-scuola “Capitano Traina” è un pensionamento anticipato che a nessuno, né ai cittadini né tantomeno a Palazzo Zanca, torna utile. Il rappresentante di quartiere punta i fari sulle condizioni di degrado e ormai perpetuo abbandono in cui si trova la struttura che, come tutti ricorderanno, dopo la chiusura “ufficiale”, per un periodo è stata adibita all’accoglienza dei rom sgomberati dal campo di San Raineri. Subito dopo, invece, l’amministrazione cercò di utilizzarne le aule come nuove abitazioni in cui dare alloggio ad alcuni famiglie in emergenza abitativa, ma tale ipotesi, visti gli evidenti deficit strutturali del plesso, venne a cadere. E oggi dunque? Cosa fare dell’ex-Capitano Traina? E’ proprio questo l’interrogativo che l’esponente dell’Udc rivolge al commissario Croce. A detta del consigliere «appare adesso evidente come la struttura, che si trova nel più assoluto degrado e visto anche il difficile contesto territoriale in cui risulta ubicata, non possa essere lasciata ad un infausto destino fatto di potenziali atti vandalici o di mete di ricovero per tossicodipendenti». Ma non è solo questo, per Gioveni, l’aspetto che deve far riflettere: «Lo stesso plesso, in questa drammatica situazione finanziaria del Comune, potrebbe persino risultare uno strumento utile per far cassa incamerando eventuali fitti attivi provenienti da terzi, diventerebbe quasi autolesionistico non sfruttare questa preziosa risorsa».