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Messina, lo spettro
del dissesto
si allontana

corte conti palermo

Se fino a due giorni fa il quadro relativo alla situazione economico- finanziaria di Palazzo Zanca era vicino all’essere definito disastroso, oggi è decisamente meno a tinte fosche. La luce in fondo al tunnel è ancora lontana, serviranno sacrifici e scelte determinate, oltre a sostanziosi aiuti dall’esterno, per raggiungerla, ma il dato che viene fuori dall’audizione del commissario straordinario Luigi Croce e del ragioniere generale Ferdinando Coglitore alla sezione di controllo della Corte dei Conti è uno ed è fondamentale: lo spettro del dissesto finanziario si allontana sensibilmente. E quel «moderato ottimismo» dichiarato dallo stesso Coglitore di ritorno da Palermo è certamente un passo avanti. «Abbiamo relazionato sia io che il commissario Croce – spiega il ragioniere generale –chiarendo cosa è cambiato rispetto ad una prima
relazione che avevamo già inviato alla Corte nelle scorse settimane». Tre le novità principali: l’approvazione, da parte del commissario ad acta regionale, del conto consuntivo 2011, la sentenza del Tar di Catania che sospende l’efficacia del decreto ministeriale del 26 luglio scorso col quale veniva accertato lo sforamento del Patto di stabilità da parte del Comune e comminata una sanzione di 7 milioni di euro, la possibilità concreta, grazie alle modifiche apportate al decreto “Salva-enti” del governo Monti, di accedere al fondo di rotazione previsto dal decreto stesso, che per Messina si potrebbe tradurre in circa 50 milioni di euro.

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