A intervenire è Ivo Blandina, presidente di Assindustria: una posizione di buon senso ma che farà comunque discutere perché in controtendenza rispetto alleiniziative fin qui sviluppate. «Innanzitutto due premesse», esordisce Blandina. «La prima: non ho associati da difendere, quindi dirò la mia seguendo il filo di un ragionamento scevro da condizionamenti; la seconda: chi opera al di fuori delle regole, quelle relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e le altre più strettamente connesse ai rapporti tra datori di lavoro e dipendenti, va perseguito. E ciò va fatto senza tentennamenti». Bene, puntualizzati questi due aspetti, entriamo nel merito del problema: Maregrosso va liberata o le demolizioni devono fermarsi? «Certo che Maregrosso va liberata, ma serve un’analisi di più ampio respiro. Se un’amministrazione locale ritiene che si debba passare sopra tutto e sgomberare il campo da qualunque manufatto, ebbene si vada avanti. Nulla da dire. Ma io che credo che un ente che governa il territorio debba porsi anche il problema di tutelare ciò che resta di un’economia di per sé in difficoltà e programmare la svolta in porzioni di città garantendo continuità imprenditoriale e occupazionale a quelle realtà che da un determinato contesto devono andar via, o che da un contesto si ritiene debbano andare via».