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Lavoratori in rivolta,
blocco servizi sociali

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Un’altra ferita sanguinante. Altri volti segnati dalla disperazione, altre urla dal fondo di un incubo che non sembra avere via d’uscita. Ennesima mattinata di angoscia nel palazzo municipale di una città sempre più in ginocchio: alle finestre gli striscioni dei lavoratori Atm, in piazza le bandiere e soprattutto il dolore dei tanti lavoratori dei servizi sociali che da anni non riescono a pianificare un progetto di vita sereno. Da un dramma all’altro. Perché a fronte di lavoratori che hanno deciso di protestare per i loro stipendi e interrompere i servizi ci sono i disabili a cui ieri è mancato il supporto necessario per il trasporto nelle scuole. «Mi dispiace moltissimo – racconta Giovanni –ma
quale altra alternativa abbiamo? Ma presto torneremo ai nostri posti, perché non è giusto che a pagare sia l’utenza». A protestate ieri mattina sono stati i lavoratori delle cooperative Nuova Presenza e Progetto Vita per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati.

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