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Piccola velocità:
strada per i tir

strada piccola velocità

Si è calato nel suo ruolo, l’obiettivo perseguito dal Comune e dall’Autorità portuale, di liberare la via La Farina dall’angosciante flusso “portuale” dei tir della rotta Messina-Salerno, il nuovo presidente dell’Authority, Antonino De Simone: liberazione che (fino a quando non sarà costruito e inaugurato il porto di Tremestieri) può essere ottenuta più rapidamente solo con una nuova viabilità costiera. Che allunghi l’attuale via Don Blasco, oggi interrotta da una muraglia, portandola fino a Gazzi. Da una quindicina d’anni se ne parla invano a livello istituzionale e sociale: nei primi tempi (era la fine degli anni 90, non esistevano ancora gli approdi di Tremestieri) l’ottica era la piùazzeccata, il fine specifico di un collegamento viario autonomo tra il porto centrale e gli svincoli Centro e Gazzi. Poi però il solo progetto realizzabile di cui il Comune
disponesse, quello della nuova via Don Blasco redatto dall’ing. Antonio Rizzo, che prevede il cuore del tracciato nella Piccola velocità di via S. Cecilia bassa, è finito se non proprio nel dimenticatoio in un autolesionistico “limbo”. Comprensibile forse, negli anni in cui il progetto preliminare del Ponte (approvato nel 2002) aveva previsto nella stessa zona la nuova Stazione ferroviaria centrale; meno, da quando le istituzioni cittadine e provinciali avevano ottenuto dalla società “Stretto”, nel progetto definitivo del Ponte, il trasferimento a Gazzi-Contesse della nuova Centrale Fs.

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