Toccante il racconto della drammatica situazione in cui vivono i dipendenti dell’atm. Al presidente della regione Rosario Crocetta e al commissario del comune Luigi Croce esternano il loro malessere, entrando nei particolari della vita quotidiana: come il disagio di alcuni di loro che hanno subìto pignoramenti e distacco di utenze,o di altri che, in presidio da 15 giorni a palazzo Zanca, hanno dovuto fare ricorso alla solidarietà di benefattori anche per i viveri. Ci sono famiglie monoreddito in grave stato di indigenza che sfiorano ormai la soglia della povertà. Nella lettera disperata però si legge ancora la speranza. Quella più immediata: che siano sbloccate le somme necessarie per pagare gli stipdenti (almeno due mensilità agosto e settembre. L’altra, a lungo termine, che regione e comune inseriscano l’Atm fra le priorità per dare un futuro al servizio del trasporto pubblico a Messina e prospettive occupazionali a lavoratori. Si confida nel fatto che il commissario Croce, essendo fuori da ogni logica interna all’azienda, possa avviare un profondo processo di pulizia e rinnovamento. Intanto a palazzo Zanca si stanno facendo i salti mortali per riuscire ad anticipare, dai 18 milioni di euro garantiti dallo stato, oltre ad 1milione e trecentromilaeuro dei dodicesimi, una somma analoga per riuscire a pagare almeno i contributi di luglio e due stipendi. Il problema è che non c’è alcuna liquidità ancora, quindi materialmente nelle tasche dei lavoratori per tutta questa settimana ( si spera solo per questa) non entrerà un centesimo. Questo mentre ci si avvia verso la fine dell’anno, mentre l’agognata tredicesima diventa sempre più un miraggio, così come il Natale in festa fra doni, dolci e stelle lucenti.
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