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GdF di Messina
intercetta in mare
171 migranti

Alcune persone sono state fermate con l'accusa di essere gli scafisti del peschereccio carico di immigrati intercettato la scorsa notte dalla Guardia di finanza al largo di Capo dell'Armi, a Reggio Calabria. Le persone che vengono sottoposte ad accertamenti, secondo quanto riferito dal comandante provinciale della Guardia di finanza, colonnello Domenico Petroziello, sono una decina e tra loro si sta cercando adesso d'individuare gli scafisti. Dopo che il peschereccio è stato condotto nel porto di Reggio Calabria, sono iniziate le operazioni d'identificazione degli immigrati che sono, complessivamente, 169, 111 uomini, 25 donne e 33 bambini. Una delle donne è stata ricoverata in ospedale perché in precarie condizioni di salute. Gli immigrati hanno riferito di essere afghani e di essere partiti tre giorni fa dal porto di Istanbul. I clandestini sono stati portati in un centro d'accoglienza allestito dal Comune di Reggio Calabria in una palestra, mentre le persone sospettate di essere gli scafisti sono state condotte nella sede del Comando provinciale della Guardia di finanza.

 

Nell'operazione, coordinata dal Comando di Pomezia Pratica di Mare, sono stati impegnati un Atr 42 nonché tre pattugliatori veloci ed un elicottero del Gan di Messina. L'imbarcazione, battente bandiera greca, era stata avvistata nel tardo pomeriggio di ieri a circa 140 miglia a Sud est di Capo Passero (Siracusa) e successivamente monitorata nel corso della navigazione. Una volta entrato in acque territoriali, il peschereccio è stato prima bloccato e poi condotto nel porto di Reggio Calabria. La nazionalità degli extracomunitari, tutti in buono stato di salute, è ancora in fase di accertamento.

 

 

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