Quasi sottotraccia, lontano dai riflettori e dagli sguardi diffidenti di chi pensava ad una boutade o poco più, il progetto per la nascita di un nuovo Comune, per la scissione di una “costola” del territorio messinese, va avanti. Ed è pronto ad affrontare un nuovo passaggio, più politico che burocratico, in consiglio comunale. Torniamo a parlare del comune “Montemare”, un territorio di oltre 6 mila ettari che raggrupperebbe gran parte dei villaggi collinari e rivieraschi della periferia nord di Messina, da Castanea a Salice, da Gesso alle Masse, da Spartà a San Saba, da Acqualadroni a Rodia, da Ortoliuzzo a Piano Torre.
Estensione territoriale 6.170 ettari Abitanti 8.700
Il nome “Montemare” era il nome dalla ex XII circoscrizione, il cui territorio, insieme alla ex XIII circoscrizione, “Dei Basiliani”, costituisce il nuovo comune ipotizzato.
I villaggi Castanea delle Furie, Salice, Gesso, Massa San Giorgio, Massa San Nicola, Massa Santa Lucia, Massa San Giovanni, Spartà, San Saba, Acqualadroni, Rodia,
Ortoliuzzo, Piano Torre.
I confini A nord i villaggi di Castanea, Salice e Gesso, a sud la costa tirrenica, a est la fiumara di Tono, a ovest la fiumara di Ponte Gallo.
La pianta organica La nuova amministrazione si doterebbe di 43 unità di personale, così suddivise: 21 nell’area amministrativa, 6 nell’area economico-finanziaria, 13 nell’area tecnica e 3 nell’area polizia municipale.
Le firme raccolte 2.534 sottoscrizioni. I prossimi passi Consiglio comunale, Regione e referendum popolare.