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I retroscena della
confisca di beni a
Vincenzo Pergolizzi

Nel lungo provvedimento esitato dalla sezione Misure di prevenzione c’è raccontato un episodio particolare, legato all’operazione “Hermes”, che vide gli investigatori deviare dagli aspetti iniziali delle intercettazioni per coltivare anche il filone dei rapporti intensi tra l’imprenditore milazzese e il noto esponente criminale barcellonese
Carmelo Vito Foti. «È infatti emerso - scrivono i giudici -, sulla base dell’attività captatoria che il Pergolizzi, nel luglio 2008, si sia rivolto a Foti Carmelo Vito, al fine di “convincere” l’imprenditore barcellonese Bonina Immacolato, titolare di diversi supermercati aventi denominazione “Sigma”, in provincia di Messina ad inserire nella propria catena di distribuzione i prodotti con il marchio Cedipan, impresa di produzione, distribuzione e commercio al dettaglio ed all’ingrosso di pane, prodotti di pasticceria e similari, di cui il menzionato Cucinotta Santi detiene il 10% delle quote societarie e di cui amministratore unico è la convivente di quest’ultimo Sullini Elena. Va sottolineato
- proseguono i giudici -, che nel contesto delle stesse, Pergolizzi si rapporta con Foti Carmelo Vito senza alcuna soggezione o subordinazione ma, anzi, con indubbia familiarità e conoscenza». E la fornitura? Si fece, perché «... l’intervento di Foti andava certamente a buon fine atteso che risulta accertato che, a partire dal 4 novembre 2008, la Cedipan srl ha iniziato le forniture di propri prodotti nei confronti dei supermercati Sigma... nello specifico, da un’analisi dei documenti fiscali emessi dalla Cedipan è emerso come tale ditta, a partire dal mese di novembre 2008 e quantomeno sino al giugno 2009, abbia fornito prodotti farinacei ai punti vendita Sigma gestiti dal Bonina in modo capillare».

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