C’è voluto un bel po’, ma l’ormai famosa delibera “salva-colline”, partorita dall’ex assessore all’Urbanistica Pippo Corvaja, è stata approvatadal consiglio comunale. Con la
delibera viene dato mandato al dipartimento Pianificazione urbanistica del Comune di predisporre la variante di salvaguardia ambientale con cui vengono ridotti o abbattuti, fino a 0,03 mc/mq, gli indici di edificabilità previsti sulle aree che, sulla base della sovrapposizione operata fra la carta della suscettività edificatoria e le zone edificabili, ricadono in aree classificate nello studio geologico a supporto del Prg attualmente vigente come, la facciamo breve per non cadere eccessivamente nel tecnico, più “fragili”
delle altre. «La predisposizione di tale variante di salvaguardia – si legge nell’atto – è necessaria ai fini della riduzione del rischio sismico, idraulico e geologico nelle zone collinari, per favorire processi di corretta densificazione urbana». Fino all’adozione della variante, la delibera prevede per i proprietari dei terreni e delle aree interessate alla
riduzione o all’abbattimento dell’indice di edificabilità «la facoltà di rinunciare, trasferire o modificare i volumi realizzabili sui detti terreni ed aree».
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