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Sciopero dei lavoratori
Caronte & Tourist
piano anti-disagi

caronte

Messina si prepara ad affrontare la difficilissima giornata di martedì prossimo quando i marittimi di Caronte e Tourist si fermeranno per 24 ore, paralizzando la navigazione nello Stretto.   Lo sciopero, proclamato dall’Orsa, è la naturale conseguenza della frattura ormai esistente fra azienda da un lato e lavoratori e fronte sindacale dall’altro. La Caronte Tourist, nell’incontro di venerdì scorso, ha respinto la proposta di fare un passo indietro rispetto alla posizione iniziale ed ha confermato l’intenzione di procedere con i 69 licenziamenti. Un numero altissimo che alimenterebbe ulteriormente il fronte della disoccupazione cittadina già giunta ai massimi livelli. E quello di martedì non sarà l’unica giornata campale alla quale i messinesi dovranno prepararsi. Tutti gli altri sindacati hanno proclamato un altro sciopero per il sei novembre ed anche allora la città rischia di essere invasa da Tir ed autovetture che non potranno traghettare per il fermo delle navi.  In previsione dello sciopero di dopodomani ieri  si è tenuto un tavolo tecnico in Questura per discutere sull’organizzazione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica che saranno adottati per limitare i disagi.  Al momento la Caronte Tourist garantirà due soli navi da Tremestieri alla quale andrà aggiunto un traghetto delle FS. Un’inezia rispetto ai circa 2000 mezzi che ogni giorno attraversano lo Stretto per questo sono state previste aree di stoccaggio nella chiocciola di tremestieri,  a San Filippo e a Giardini Naxos.  Dalla Questura è partito un appello all’utenza che si metterà in viaggio tra le 12 di martedì e le 12 di mercoledì avvertendola che andranno incontro a forti disagi per via dello sciopero dei marittimi.

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