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Comunali senza stipendio
Croce: " Sarà pagato
lunedì "

assemblea comunali a palazzo zanca

Lo stipendio del mese di settembre ai dipendenti del Comune di Messina sarà pagato lunedì prossimo. Lo ha reso noto il commissario straordinario dell'Ente, Luigi Croce, intervenendo all'assemblea sindacale dei dipendenti nel salone delle Bandiere di palazzo Zanca.

45 anni di onorata carriera, di cui 15 da  dirigente di  palazzo Zanca, ma mai mi era capitata una situazione del genere. Il ragioniere generale del comune di Messina Ferdinando Coglitore apre le braccia e conferma: in cassa non ci sono le risorse necessarie neanche per tamponare l’emergenza, l’unica salvezza-prosegue - sono i fondi regionali e statali. E  quindi entra nello specifico. La regione deve ancora il saldo della I e della II trimestralità e l’intera terza. Circa 7milioni500milaeuro. Poi la quarta che arriverà intorno a febbraio. Dallo stato invece mancano circa 18milioni di euro per l’ultima trimestralità. I fondi di  Palermo  sono attesi in queste ore - ha assicurato Coglitore- aspettiamo il fax di accredito,  di modo che la tesoreria comunale possa procedere alle anticipazioni di cassa e quindi noi pagare gli stipendi innanzitutto ai 1600 dipendenti comunali, circa 5milioni trecentomilaeuro, poi a quelli delle cooperative dei servizi sociali. Nessun accenno alle partecipate. Il piatto piange. Una boccata d’ossigeno potrebbe essere rappresentata- conclude il ragioniere generale- dal gettito dell’imu, di cui ancora però non si conosce l’importo alla luce delle possibili variazioni delle aliquote, ma nel mese di giugno è stato di 10milioni  di euro. Tutti dunque ad aspettare questo fax da Palermo stamattina: il commissario straordinario Luigi Croce che, dalla  sua stanza, faceva sapere di essere in stretto contato con Palermo e tentava di rassicurare i sindacalisti fuori dalla porta. Questi ultimi facevano fatica a sedare gli animi dei dipendenti in assemblea nel salone delle bandiere pieno all’inverosimile. Ci sono stati momenti di grande tensione, tanto che i rappresentanti di categoria hanno dovuto invitare alla calma e ad evitare la guerra fra poveri. La decisione unanime: non lasciare il palazzo fino all’arrivo di novità. Una situazione  esplosiva, che rischia di degenerare. In tanti oggi cercavano di individuare i responsabili di questo stato di cose. Ma al di là di chi siano i colpevoli, al momento ciò che è importante è far uscire Messina da questo incubo.

 

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