D’Argenio nell’ambito dell’indagine risponde comunque soltanto di un caso di estorsione poiché in qualità di responsabile crediti area affari della Banca Popolare di Lodi
avrebbe “pressato” su un imprenditore che aveva in corso alcune pratiche di finanziamento, facendosi consegnare un paio di microcar (una in sostituzione dell’altra), somme in denaro e ancora tonno e ostriche, per “facilitare” la concessione dei finanziamenti stessi. Dopo il passaggio di agosto al Tribunale del Riesame D’Argenio ha avuti inoltre concessi gli arresti domiciliari, su parere favorevole della Dda. Le date fissate per i vari giudizi immediati sono diverse: D’Argenio comparirà davanti al giudice monocratico di Messina il prossimo 14 dicembre; Giambò, Perdichizzi e Triolo davanti al tribunale di Barcellona il prossimo 22 novembre; Bontempo e Calabrese il 27 novembre davanti al tribunale di Patti.