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Dopo il vasto incendio
si temono le frane

A Montepiselli, Gravitelli e Puntale Arena l’emergenza sembrava ormai finita. Le scene apocalittiche del vasto incendio divampato domenica pomeriggio, impresse nella mente dei residenti e immortalate coi telefonini, sono riaffiorate ieri sera. Evidentemente, i piromani, non contenti di quanto accaduto nelle 24 ore precedenti, sono tornati alla carica, dando alle fiamme le sterpaglie (o meglio quel che restava) attorno alla “Città del ragazzo”. Ancora momenti di panico e nuovo intervento dei vigili del fuoco, accorsi con due squadre.

I geologi già nel passato avevano lanciato l’allarme. L’area che sovrasta la “Città del Ragazzo” è tra le più a rischio dell’intera Sicilia ed è stata inserita con il massimo livello di criticità nel Piano di assetto idrogeologico della Regione. Dopo l’incendio, si fa sempre più concreta la minaccia che, fra qualche anno o qualche mese, possa franare la collina che fa da base malferma all’antica fortezza cinquecentesca e alle altre costruzioni che inopinatamente sono state consentite nei decenni scorsi (addossata al Castellaccio vi è l’ex scuola voluta da padre Nino, ampi locali ormai abbandonati). Se dovesse verificarsi uno smottamento, travolgerebbe le strutture realizzate all’interno della “Città del Ragazzo” e decine di abitazioni che sorgono nel rione di Gravitelli. Sarebbe un disastro che va scongiurato assolutamente, con tutti i mezzi e le risorse a disposizione, finché si è ancora in tempo.

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