Approvato dal Comune il contratto di valorizzazione urbana per le aree degradate e sottoutilizzate di Messina, nell'ambito del piano nazionale per le città. Ad esitarlo è stato il commissario straordinario, Luigi Croce, con i poteri della Giunta, che ha deliberato la proposta redatta dall'Ufficio Programmi Complessi, di cui è responsabile del procedimento, Giacomo Villari.
Nel provvedimento è evidenziata la piena disponibilità delle aree e degli immobili interessati: sub ambito A “Tirone”, intervento A.1 contratto di quartiere II e sub ambito C “San Filippo – Tremestieri”, intervento di restauro, recupero funzionale e valorizzazione dell'abbazia di San Filippo. Le agevolazioni finanziarie potranno essere concesse, in caso di ammissione a finanziamento del programma, secondo gli adempimenti amministrativi previsti dalla legge e regolamentazione, che stabilirà criteri e modalità di accesso. E' stato disposto inoltre che la proposta sia inoltrata all'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, impegnando l'Amministrazione ad attivare le ulteriori procedure di approvazione della proposta, qualora ammessa a finanziamento, e di variante agli strumenti urbanistici, se necessaria. Ripensare la città non come aggregazione di comparti edificatori ma come insieme di nodi e reti fisiche e virtuali, che consentano lo scambio di flussi materiali e immateriali è il principale fattore di una moderna strategia di sviluppo urbano ed è il filo conduttore che ha guidato la redazione del Piano Strategico di Sviluppo della Città e dei Programmi Innovativi, coordinati dal Ministero delle Infrastrutture (CdQ II, PRUSST, PIAU). Conseguentemente non può che essere questo l’ambito entro cui costruire la proposta per un Contratto di Valorizzazione Urbana della Città di Messina.
L'ambito interessato occupa il versante costiero orientale dell’insediamento urbano, interessando in parte il tessuto della maglia urbanistica del “Piano Borzi”, sul suo versante a valle. L’area ha caratteri geografici di grande rilievo, sia sul piano delle relazioni con l’area dello Stretto, sia come parte rilevante del sistema, rappresentato dalla stessa area dello Stretto, che da sempre ha realizzato e articolato forti e complesse relazioni con lo spazio mediterraneo. Il conflitto di funzioni e vocazioni dell’area produce un sistema di degrado a livello urbanistico, edilizio, relazionale, funzionale e socio-ambientale, per cui è stata identificata la costruzione di un piano di valorizzazione urbana, capace di “aggredire” le criticità evidenziate, tre sub ambiti territoriali-funzionali tra loro strettamente correlati e capaci di generare, se correttamente stimolati, importanti ricadute di natura sociale ed economica in ambito urbano e territoriale. Gli interventi previsti nei tre sub ambiti possono contribuire a migliorare le politiche di mobilità urbana e conseguentemente la riduzione di emissioni climalteranti, favorendo l’uso di mezzi di trasporto collettivo; a favorire il flusso di merci da e per la Sicilia, nel Mediterraneo orientale; a ridurre fenomeni di tensione e disagio abitativo; ad incidere sulle politiche di promozione di forme innovative di partenariato pubblico-privato nei processi di trasformazione urbana sostenibile.
La proposta identifica, quindi, all'interno del più ampio ambito urbano, che dal porto storico si snoda fino al porto di Tremestieri, tre sub ambiti nei quali si concentrano una serie di interventi per innescare un radicale cambiamento sul territorio nel modo di concepire l'urbanistica, quale strumento di partecipazione in cui pubblico e privato contemperano gli interessi e concorrono in sinergia allo sviluppo dei territori; la mobilità, favorendo una intermodalità diffusa per ampliare l'offerta di parcheggi ai margini del centro storico, controllando gli accessi di mezzi privati e delle merci in centro urbano, sviluppandone la logistica per la competitività del tessuto produttivo e manifatturiero; le relazioni territoriali, identificando interventi infrastrutturali, contenitori sociali e culturali, servizi metropolitani che consentano di ampliare l'orizzonte ben oltre i confini amministrativi dei territori.
In particolare il Sub Ambito A “Il Tirone” incide in maniera diretta in un'area fortemente marginale rispetto il centro storico ed ha in se i caratteri precipui del partenariato pubblico privato, cui debbono ispirarsi oggi i processi di trasformazione urbana sostenibile. Infatti il mix funzionale tra residenziale, social housing, servizi pubblici, spazi per la collettività e riqualificazione storico-artistica conferiscono completezza al gruppo di interventi previsto. Similmente per il Sub Ambito B “Stazione Marittima-S. Cecilia” sono previsti interventi di riqualificazione del parco ferroviario e del waterfront urbano, che nel dibattito cittadino rappresentano ormai elementi imprescindibili per il rilancio del territorio e soprattutto per declinare una nuova idea di città. Ed infine il Sub Ambito C “S. Filippo - Tremestieri” rappresenta il compimento di un progetto di città portuale, che intende riconquistare il proprio ruolo nel panorama mediterraneo ed essere sistema con le altre realtà portuali siciliane. In questo panorama la realizzazione di un’infrastruttura per la logistica completa, da un lato, gli investimenti in atto sul porto di Tremestieri ma rende necessario, dall'altro, garantire un potenziamento dei servizi pubblici e contenitori culturali per i residenti del quartiere e per i potenziali nuovi residenti, che la creazione di nuova occupazione richiederà.
Per gli aspetti finanziari dalle relazioni si evince il quadro economico relativo a: sub Ambito A "Il Tirone" investimento totale € 120.000.000, risorse finanziarie pubbliche € 39.560.000, di cui € 11.218.000 a valere sul Piano Città - Moltiplicatore Pubblico/Privato 3,03; sub Ambito B "Stazione Marittima - S. Cecilia" - investimento totale € 132.300.000, risorse finanziarie pubbliche € 7.229.750, di cui € 7.229.750 a valere sul Piano Città - Moltiplicatore Pubblico/Privato 18,30; sub Ambito C "S. Filippo - Tremestieri", investimento totale € 84.282.230 - risorse finanziarie pubbliche € 44.906.230, di cui € 43.656.230 a valere sul Piano Città - Moltiplicatore Pubblico/Privato 1,93. 8. Nella costruzione della proposta, l’Amministrazione di palazzo Zanca ha proposto un insieme coordinato di interventi, che consentano l’assimilazione di una nuova metodologia di realizzazione delle opere e delle infrastrutture di pubblica utilità. Ed è per questo che nello spirito che anima il Piano Città e soprattutto nella consapevolezza che il metodo posto in essere dal Ministero delle Infrastrutture e degli altri attori coinvolti sia replicabile anche in vista della prossima programmazione 2014-2020, che appare opportuno declinare per ordine di priorità gli interventi proposti tenendo conto dello stato di avanzamento e della loro cantierabilità di breve termine.
Gli interventi proposti per il Sub Ambito A “Il Tirone” possono senz’altro essere classificati prioritari rispetto agli altri ambiti poiché la presenza attiva di una Società di Trasformazione Urbana può garantire la contrazione dei tempi di attuazione richiesti dal Piano Città. L’area d’intervento è di fatto una sacca di degrado in pieno centro storico, dove a poche centinaia di metri insistono il tribunale, l’università, uffici pubblici e residenze. Per l’avvio delle attività in questo sub ambito è richiesto un cofinanziamento a valere sul Piano Città di € 11.218.000. Per il Sub Ambito C “S. Filippo - Tremestieri”, contemperando stato di avanzamento del progetto e rilevanza strategica, l’attuazione di un processo di rigenerazione occupa il secondo posto. La realizzazione della piastra logistica rappresenta l’elemento connettore tra le politiche urbane e territoriali per lo sviluppo del porto commerciale di Tremestieri a supporto del tessuto produttivo e per la definizione di una piattaforma strategica territoriale della Sicilia Orientale, che guardi ai traffici orientali lungo il corridoio meridiano e si ponga quale attore chiave lungo la direttrice Gioia Tauro, Messina, Siracusa, Augusta. Per l’avvio delle attività in questo sub ambito è richiesto un cofinanziamento sul Piano Città di € 43.656.230, di cui € 9.694.990 per interventi di edilizia scolastica e restauro di un immobile storico di proprietà comunale. Infine per il Sub Ambito B “Stazione Marittima – S. Cecilia”, l'intervento consentirà alla città di ricongiungersi con il mare, superando la cesura fisica e sociale del parco ferroviario. Il Comune ha già aggiudicato un concorso di progettazione unitario con il quale si è acquisito un progetto preliminare per un centro servizi e lo studio di fattibilità per una marina ed un masterplan per l’intera riqualificazione dell’ambito territoriale interessato. Il progetto preliminare deve ancora essere sottoposto all’approvazione in conferenza dei servizi e dovranno essere perfezionate con il Gruppo FS le modalità per il trasferimento delle aree in attuazione all'accordo sottoscritto nel 2009. L'intervento quindi è classificato in priorità tre e per l’avvio delle attività è richiesto un cofinanziamento a valere sul Piano Città di € 7.229.750.
Caricamento commenti
Commenta la notizia