Vertice in corso tra magistrati di Palermo che indagano sulla trattativa Stato-mafia e i colleghi della dda di Messina. Nella città dello Stretto sono arrivati in mattinata l'aggiunto palermitano Antonio Ingroia e il pm Nino Di Matteo per incontrare il procuratore di Messina Guido Lo Forte. Al centro della riunione l'interrogatorio dell'avvocato Rosario Pio Cattafi, ritenuto dagli investigatori a capo della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto. Il legale, per cui il Guardasigilli giorni fa ha disposto il carcere duro, avrebbe dichiarato ai pm messinesi di essere a conoscenza di particolari sulla trattativa Stato-mafia. In particolare Cattafi ha parlato dei suoi rapporti con un personaggio chiave, secondo la ricostruzione dei pm palermitani, del patto tra clan e istituzioni: il vicecapo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria Francesco Di Maggio, l'uomo che, nel 1993, sostenne la decisione di togliere il carcere duro a oltre 300 mafiosi. L'avvocato-boss avrebbe una serie di nastri con le conversazioni avute con Di Maggio. Secondo la Procura l'eliminazione del 41 bis sarebbe stato uno dei punti oggetto della trattativa. (ANSA).