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Tre anni dopo le
ferite aperte e la
luce della speranza

L’ordinanza di Protezione civile scadrà il prossimo 31 ottobre ed, essendo già in regime di prorogatio, non potrà essere rinnovata. A confermarlo è il responsabile della Protezione civile regionale, Pietro Lo Monaco, presente alla messa dedicata alla commemorazione delle vittime: «Cesserà l’assistenza alla popolazione e quindi bisogna sbloccare il prima possibile, insieme all’ufficio del soggetto attuatore, tutte le pratiche di rimborso in sospeso. A dire il vero da esaminare ne restano poco meno del 15%
, la parte più consistente è stata archiviata e gli ultimi rimborsi firmati dal sottoscritto appena 15 giorni fa. A breve giungeranno nei conti degli interessati». Complessivamente una cifra che supera i 2 milioni di euro. «Chiuso il capitolo dei privati, il mio ufficio continuerà a lavorare per completare il programma, seppur in regime
ordinario – ha specificato Lo Monaco –. Questo significa, ad esempio, che gli appalti non potranno essere assegnati con procedure negoziate ma attraverso bandi pubblici, con tempi, dunque, più dilatati. I progetti sono quasi pronti, il problema è che manca all’appello l’ultima “coda” di risorse, speriamo che arrivino e non ci facciano aspettare altri due anni». Intanto ci sono lavori che vanno avanti ed altri che vengono ultimati, come quelli in piazza “lavatoio”, chiamata così in attesa che cittadini e associazioni
suggeriscano un nome diverso.

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