Per quanto riguarda la dinamica dell’incidente mortale, gli investigatori stanno cercando di chiarire gli aspetti rimasti oscuri. In base a una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe perso l’e q u ilibrio mentre si trovava sullo spartitraffico con in mano un cartone pieno di rifiuti da gettare in uno dei cassonetti davanti all’Istituto nautico “Caio Duilio”. Tesi a cui la famiglia Lembo non crede affatto. Tanto da precisare (come anche riferito loro da molti testimoni) che il congiunto aveva attraversato la strada sulle strisce pedonali. Elementi preziosi potrebbero emergere dal racconto di chi ha assistito alla scena. In ogni caso, al termine dei rilievi, gli agenti della polizia municipale hanno consegnato una dettagliata relazione al sostituto procuratore Diego Capece Minutolo, che ha aperto un fascicolo sul sinistro mortale di via La Farina. Come atto dovuto, il magistrato ha iscritto nel registro degli indagati il conducente del tir “Volvo” del servizio ospedaliero di Vibo Valentia (G. M., 42 anni, il quale si stava dirigendo verso gli imbarcaderi di Rfi-Bluvia). L’ipotesi di reato è di omicidio colposo. Disposto poi il sequestro del mezzo pesante. Emblematico uno striscione esposto ieri nella curva sud dello stadio San Filippo da alcuni tifosi, in occasione del derby tra Acr e Città di Messina: “Basta tir!”, esclamazione piuttosto ricorrente anche tra i residenti delle zone maggiormente interessate dal transito.