Questo il testo integrale della nota inviata dal consigliere della terza circoscrizione Claudio Cardile
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Da diverso tempo, causa le ultime piogge e l’infiltrazione di acque bianche reflue nelle condotte fognarie, diversi tombini, lungo l’alveo dei torrenti Bordonaro e Cumia sono saltati e la fogna si riversa indisturbata nell’alveo per l’intero percorso dei torrenti stessi infiltrandosi, in parte, nel terreno.
Mentre nel torrente Cumia il tratto interessato dalla fuoriuscita è a valle del centro abitato (sono comunque presenti parecchie villette in zona), a Bordonaro la zona interessata è proprio quella in prossimità della parte centrale del villaggio, partendo dalla zona a monte.
Oltre ai rischi igienico-sanitari ben noti, legati al proliferare di insetti e ratti, e al fastidiosissimo e pestilenziale lezzo maleodorante, il rischio di inquinamento delle falde acquifere è elevato: si configura quindi un vero e proprio reato ambientale.
Il motivo dei mancati interventi, nonostante le ripetute e puntuali segnalazioni, è una diatriba tutta messinese che, ancora una volta, salta alla ribalta: il Genio Civile non autorizza gli interventi delle ditte autorizzate dall’AMAM nell’alveo dei torrenti cittadini, pertanto le fogne possono continuare a fuoriuscire in eterno!!!
Il persistere di questo stato di cose, in considerazione del fatto che le condotte fognarie decorrono all’interno dell’alveo dei torrenti suddetti e che è stato proprio il Genio Civile a dare, a suo tempo, l’ok alla realizzazione degli stessi impianti, mi vedrà costretto a denunciare quanto continua ad accadere alla Procura della Repubblica, per accertare le responsabilità di questa incresciosa situazione, da Paese del Terzo Mondo!
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