Una tensione solo assaggiata ieri mattina nell’aula consiliare di Palazzo dei Leoni, dove si è tenuta l’assembla dei dipendenti pubblici di Comune, Provincia, Iacp ed enti regionali convocata da Fp Cgil e Uil Fpl, e che sfocerà prima nella grande manifestazione di Roma di venerdì 28 ottobre, poi in una replica locale che si terrà molto probabilmente nei giorni successivi. I sindacati e i lavoratori diranno no alla spending review del governo Monti, perché «il governo vuole fare cassa sulla pelle dei dipendenti pubblici». Sullo sfondo il dramma nel dramma è quello dei precari, seimila in tutta la provincia messinese, 300 solo al Comune, molti dei quali hanno contratti in scadenza il 31 dicembre 2012 che, ad oggi, non hanno speranze di rinnovo. Precari solo sulla carta, perché in alcuni casi lavorano a Palazzo Zanca da 25 anni, rappresentando il cuore della macchina amministrativa, che si troverebbe improvvisamente svuotata e “monca”.