Tutti convocati dal commissario Luigi Croce, martedì alle 12, a Palazzo Zanca. La vicenda dell’apertura dello svincolo di Giostra, vale a dire delle condizioni di sicurezza del viadotto Ritiro in cui è previsto l’innesto con l’ormai famoso “giunto”, è già sul tavolo dell’ex procuratore capo nominato dalla Regione per sostituire il sindaco dimissionario Buzzanca. Sull’argomento, Croce ha avuto ieri un primo confronto con l’ingegnere capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca. In questa prima riunione mancherà l’Assessorato regionale ai Lavori pubblici che sarà coinvolto al momento debito, vista la rilevanza decisiva delle risorse a disposizione del dipartimento regionale (54 milioni) per il miglioramento delle autostrade siciliane. È in questo budget la soluzione radicale, definitiva, di tutti i problemi connessi allo stato del viadotto Ritiro, datato 1969, che sono stati evidenziati dai quattro docenti del dipartimento d’Ingegneria dell’Università, firmatari della relazione richiesta da Comune ed Anas in merito all’interazione tra lo svincolo e il viadotto. Attraverso l’esame dei calcestruzzi e i modelli matematici, si sono valutate le conseguenze sul viadotto che, per quanto riguarda la resistenza ai terremoti, saranno prodotte dal montaggio del particolarissimo “giunto” (lungo 200 metri) che non rientrava nel progetto originario.