Fra i tanti nodi da sciogliere il Commissario straordinario Croce ne avrà anche uno vecchissimo che conosce molto bene, la realizzazione del secondo palazzo di giustizia. A rilanciare la questione è il consigliere comunale del FLI Nello Pergolizzi che, in una lettera inviata a Croce, manifesta il timore che il Comune possa perdere il finanziamento di 18 milioni di euro stanziato nel 2009 dal Ministero di Grazia e Giustizia. Pergolizzi ricorda che il Ministero con una nota del 2 marzo 2009 sollecitava l’amministrazione comunale a formulare una concreta proposta per l’utilizzazione dei fondi e trascorso il termine assegnato il finanziamento sarebbe stato revocato. Nella lettera il consigliere Pergolizzi ripercorre l’intera storia della vicenda. La Commissione di Manutenzione del Palazzo di Giustizia il 16 marzo.2009 esprimeva parere favorevole alla acquisizione di un immobile incaricando il Comitato Tecnico di indicare le caratteristiche richieste.
Il comitato stabilì che l’immobile dovesse avere una superficie tra 5.000 e 8.000 mq e dovesse essere localizzato tra il capolinea nord del tram e lo svincolo di Tremestieri. FU predisposto un bando per l’acquisizione “di un fabbricato da destinare ad Uffici Giudiziari, fu formulata una e alla fine fu scelto l’immobile offerto da Gruppo GMC in Via Bonino. All’aggiudicazione seguirono una serie di ricorsi, uno dei quali fu accolto dal CGA di Palermo. La questione tornò in consiglio comunale ma da allora nessun provvedimento è stato assunto. Questa inerzia dell’amministrazione comunale, sottolinea Pergolizzi, ha determinato già la revoca parziale, circa 5 milioni di euro, del finanziamento ma c’è il rischio di perdere anche gli altri 13 milioni. E intanto Palazzo Zanca continua a pagare fior di affitti per strutture sussidiarie peraltro inadeguate.Pergolizzi invita il commissario Croce a avviare tutte le iniziative per scongiurare la perdita del finanziamento del quale il consigliere ritiene colpevole il sindaco Buzzanca, responsabile di anni di ingiustificabile inerzia.
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