All’origine dell’intoppo un’inezia, se si confronta a tutto il lavoro svolto finora per mettere in sicurezza questa porzione di territorio. A spiegare cosa è successo è il commissario dell’Iacp, l’ing. Gaetano Sciacca: «Il Comune non ha fatto in fondo il suo dovere, in quanto non ha provveduto alla pulizia del cunettone principale che si trova a monte». Una beffa, se si considera che l’operazione richiede appena due ore di fatica. Disporre la riapertura della strada significherebbe andare incontro al rischio di nuove frane in caso di intense precipitazioni. «Senza la bonifica le acque non possono essere convogliate nel vicino torrente Gazzi», aggiunge Sciacca.
Ma Isgrò non ci sta e passa al contrattacco: «L’intervento è stato rinviato solo perché il nostro operaio ha avuto un problema di salute». Poi l’assessore s’infuria: «Sciacca dovrebbe restare in silenzio e non criticare. Ricordo che grazie al prezioso lavoro della nostra squadra Movimento terra si è ottenuto un risparmio di oltre 80 mila euro, inoltre tengo a ribadire come l’area in questione sia di proprietà dell’Iacp, che dovrebbe solo ringraziarci".