Tre ore di pioggia, più o meno. Dopo tre mesi di afa. E la città finisce in ginocchio. Allagamenti ovunque. Ed ecco così che assume una connotazione beffarda e per certi
versi offensiva dell’intelligenza altrui la nota inviata nella giornata di ieri agli organi di stampa dal vicesindaco Miloro e dall’assessore alle Manutenzioni Pippo Isgrò, cui non abbiamo mai disconosciuto i meriti nella gestione dei problemi in generale e per alcune iniziative assunte in particolare, su tutte l’aver avuto il coraggio di avviare a Maregrosso un’operazione di recupero che non ha precedenti, non senza pagar dazio a minacce di gaglioffi che si sono abbeverati alla copiosa fontana dell’illegalità messinese. Ebbene, cos’hanno pensato di comunicare ai messinesi Miloro (che fino alla scorsa settimana ha gestito il Bilancio, dunque non gli si può dare la croce addosso; ma ora chieda lumi a funzionari e dirigenti) e Isgrò, o se preferite quel che resta di quest’Amministrazione, ieri? «Con firma congiunta», fa sapere Palazzo Zanca, «è stata
trasmessa al dirigente del Dipartimento Urbanizzazioni primarie e secondarie, ing. Antonio Amato, una nota relativa a interventi di pulizia straordinaria dei tombini». Il 4 settembre! Perché non a luglio o agosto?
L'articolo completo di Francesco Celi a pagina 27 del nostro giornale
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