“Buzzanca si sarebbe dimesso perché conosceva la situazione disastrosa dei conti di Palazzo Zanca, altro che casse risanate rispetto a come le aveva trovate al suo insediamento”. Vanno giù duro i consiglieri di Fli Giuseppe Trischitta e Nello Pergolizzi sul giudizio nei confronti dell’operato dell’ex sindaco dopo aver appreso del buco da 62milioni e 865milaeruo nei conti comunali certificato dai revisori dei conti e ufficializzato ieri dal presidente del collegio Dario Zaccone. Secondo l’analisi dei professionisti, che si ferma solo al 24 agosto scorso, è pressoché impossibile in questa situazione raggiungere l’obiettivo annuale del patto di stabilità di + 15milioni e mezzo. I revisori, alla luce di quanto accertato, hanno quindi invitato l’ente a ponderare gli impegni di spesa corrente limitandosi a quelli necessari a garantire il regolare funzionamento dei servizi. Ciò è accaduto anche perché - spiegano Pergolizzi e Trischitta- a Messina per esempio non sono state ancora iscritte a ruolo le entrate della tarsu. Addirittura- sostengono i due esponenti di FLI- mentre in altri comuni siciliani sono già stati riscosso i pagamenti del 2012- qui non si sa a quanto ammontano gli incassi del 2011. E a nulla varrà- secondo entrambi- se il 10 settembre il tar dovesse dare ragione a palazzo Zanca sullo sforamento del patto di stabilità: si cancellerebbero soltanto obiettivo e 7 milioni di multa, ma resterebbe un buco di 55 milioni.
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