Stavolta, la perturbazione si è abbattuta specialmente lungo la fascia tirrenica, anche se non sono stati risparmiati il centro, la zona sud e la riviera ionica. Un po’ tutti si sono sorpresi quando, da un momento all’altro, acqua e vento hanno avvolto in una morsa località balneari come Ortoliuzzo, Rodia, San Saba, Mortelle, Torre Faro, in cui, fino a qualche ora prima, si prendeva il sole e si faceva il bagno. Tragedia sfiorata sulla Statale 113, ormai famosa per i dissesti dei costoni che vi si affacciano. All’altezza di Tarantonio, almeno cinque macigni si sono staccati dalla collina, andando a piombare sulla carreggiata. Ogni masso pesava dai 40 ai 50 chilogrammi e solo per pura casualità non sono stati colpiti i mezzi in transito. Nuova voragine, invece, in contrada Marotta, dove sono in corso interventi di sistemazione della condotta, programmati dal dipartimento Urbanizzazioni primarie e secondarie di Palazzo Zanca. A causa delle intense precipitazioni una buca sull’asfalto ha assunto dimensioni notevoli.