Una nomina che, in linea di massima, non dispiace a chi l’ha ricevuta, pur con il dubbio sull’e f f e t t iva efficacia di un incarico che è comunque limitato nelle funzioni, oltre che nel tempo. Il commissario ad acta, infatti, può solo assicurare il pagamento degli stipendi ai dipendenti e nient’altro che l’ordinaria amministrazione.
«La materia di cui si occupa l’Iacp m’intriga – spiega Sciacca –, il risanamento è uno dei granti temi della nostra città ma il commissario deve avere anche i poteri per
incidere e contribuire alla soluzione dei problemi». Non è escluso che l’incarico possa essere ampliato, da commissario ad acta a commissario straordinario, così come già avvenuto nel passato. La volontà del Governo regionale è di procedere alla definitiva liquidazione degli Istituti autonomi che dovrebbero far posto ad Agenzie della Casa più rispondenti alle esigenze del territorio e con strumenti molto più agili e meno “ingessati”. Se ne discute ormai da un decennio e la grande “riforma” è rimasta finora sulla carta.