Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Smontaggio rinviato al 3 settembre

Con disposizione trasmessa agli incaricati del servizio manutenzioni ed autoparco stamani è stata formalizzata la decisione del sindaco, Giuseppe Buzzanca, di posticipare al prossimo 3 settembre la data di smontaggio della Vara e dei Giganti programmata per questa mattina, secondo il calendario degli eventi ferragostani,. La decisione è stata assunta per consentire una maggiore fruibilità ai turisti sia della “machina” festiva che delle statue equestri. Numerosi anche oggi infatti i croceristi come quelli sbarcati dalle navi da crociera Azura e Navigator of the Seas rispettivamente della P&O Cruises e della Royal Caribbean, in porto con a bordo complessivamente seimila e trecento passeggeri, che incuriositi dai giganti Mata e Grifone, li hanno scelti come sfondo fotografico.

Giovedì 30 è invece previsto l'arrivo della Msc Spledida e venerdì 31 della Carnival Breeze e della Silver Spirit. Le due statue equestri, a piazza Duomo, sono state un richiamo irrinunciabile per le foto ricordo da Messina insieme alla Vara e Grande curiosità anche per l'orologio astronomico del campanile del Duomo specie intorno a mezzogiorno, quando la torre campanaria si anima e, per un quarto d’ora, con figure in movimento, musiche, ruggiti e chicchirichì, racconta miti, storia e speranze della città ai turisti che la osservano divertiti e ammirati, col naso all’insù.

La tradizione di Mata e Grifone, due statue di carta pesta alte da terra più di 5 metri, è antica ed il popolo messinese le ha sempre appellate come “U Giganti e a Gilantissa” (il Gigante e la Gigantessa). Altri hanno fatto riferimento a nomi quali tra – i più frequenti – Saturno e Cibele (alla latina), Kronos e Re (alla greca), Cam e Rea, Zancle e Rea, Grifone e Mata etc. La Vara è un monumentale carro rinascimentale di forma piramidale, alto circa 14 metri, dal peso di circa 8 tonnellate, che viene fatto slittare su dei pattini d'acciaio sull'asfalto bagnato. Il traino avviene ad opera di un migliaio di devoti, che tirano attaccati alle due gomene di oltre 110 metri di lunghezza. Attorno alla base, poggiati ad un reticolo di stanghe a crociera, vogatori e timonieri ne dirigono il percorso, di volta in volta correggendo eventuali sbandamenti del carro.

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