I finanziamenti non troppi per la verità ci sono, adesso bisogna rendere operativo il lavoro anche se il tempo vola. Già sono state necessarie lunghe procedure burocratiche per avere i fondi, 500 mila euro, dalla società ARCUS per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo. Un progetto di parecchi anni fa dal titolo “Il teatro Vittorio Emanuele nel XXI secolo” idea dell’ex presidente dell’Ente Teatro Egidio Bernava, resa concreta dall’azione del deputato Vincenzo Garofalo e completata oggi dall’attuale giunta comunale e dai nuovi vertici dell’Ente, in particolare dal vicepresidente Daniela Faranda che ha portato avanti la procedura fino all’ottenimento dei fondi ed alla richiesta di una ulteriore tranche di finanziamenti. Adesso la palla è passata al Comune. E’ un tecnico del palazzo l’ing. Salvatore Saglimbeni ad occuparsi del progetto che in questi giorni sta stilando con il responsabile del procedimento da parte del Comune l’architetto Andrea Milici. Le necessità del teatro, dichiara l’ing. Saglimbeni, sono molteplici, da quelle funzionali, alla sicurezza in primo luogo e poi quelle estetiche. Il finanziamento non sarà sufficiente a fare tutto, sostiene, daremo ovviamente spazio alle priorità ed alle indicazioni riportate nella richiesta alla società finanziatrice la ARCUS il cui capitale sociale è del Ministero delle Finanze. Si conta di completare il progetto esecutivo nelle prime settimane di settembre ed indire la gara d’appalto entro novembre. A stagione iniziata dunque. Alcuni lavori potrebbero essere portati a termine comunque. Quelli non riguardanti ad esempio la sala teatro. Per gli altri, il cambio delle poltrone e del pavimento per migliorare l’acustica, si dovrà probabilmente aspettare la fine della programmazione invernale. Prima di ogni cosa bisognerà affrontare l’aspetto sicurezza e la funzionalità degli impianti. Sarà dato spazio anche alla realizzazione della struttura americana che permette di sollevare l’apparato delle luci rispetto al palcoscenico ed è prescritta dalla commissione di vigilanza dei pubblici spettacoli. Nel palcoscenico del teatro ci sono anche 7 ponti e piattaforme mobili che permettono di animare le scene, due sono stati revisionati già dall’Ente Teatro, c’è adesso da rimettere a nuovo i rimanenti 5 con il loro sistema di sollevamento idraulico degradato dalle infiltrazioni di acqua salata. Insomma tanta carne al fuoco per il Teatro ed il Comune che ne ha la proprietà, due Enti, in questo momento impantanati e dal futuro incerto che non possono guardare serenamente al rilancio del Vittorio Emanuele