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Messina commissariata
Buzzanca via entro agosto

Entro il 31 agosto Messina sarà commissariata. Finisce così, salvo colpi di scena dell’ultima ora, il mandato amministrativo affidato dai messinesi al sindaco Buzzanca e alla sua giunta. Da un commissario all’altro. Il 21 giugno 2008 Gaspare Sinatra, il funzionario spedito in riva allo Stretto dal presidente della Regione siciliana, riconsegnava ufficialmente la fascia tricolore al sindaco neoeletto. Quattro anni e due mesi dopo, la scena è destinata a ripetersi ma al contrario. Non sarà Sinatra (è andato in pensione, buon per lui) ma qualche altro dirigente che verrà nominato dall’assessore regionale per le Autonomie locali. Buzzanca non ha ancora ufficializzato la propria decisione. «Aspetto la riunione della direzione regionale del Pdl, io sono un uomo di partito, lo sono sempre stato e lo sarò sempre», afferma proprio nel momento in cui arriva la notizia della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana del decreto di indizione dei comizi elettorali. Fa fede la data del 21 agosto e il termine per dimettersi dai propri incarichi amministrativi (vale anche per gli assessori-candidati) è di 10 giorni. «Non voglio ritrovarmi da solo con il cerino acceso in mano», è la frase che il sindaco ripete più volte. Il ragionamento, dal suo punto di vista, non fa una grinza. «Io sono stato eletto nel 2008 con una coalizione – spiega–, oggi tutto è cambiato e tutto sta cambiando ulteriormente.
Il quadro politico si è andato disgregando e scomponendo, adesso va ricomposto. Ma ci vuole chiarezza. Se io restassi, sì, è vero, potrei governare la città per altri cinque-sei mesi, perché poi a marzo, e non a maggio-giugno, si andrà certamente a votare, ma in quali condizioni?

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