Nottate da incubo nella vallata di Pace dove, da settimane ormai, gli abitanti sono costretti a dormire con le finestre serrate, nonostante il gran caldo, per non respirare i miasmi provenienti dall’area dell’ex inceneritore. Eppure l’impianto è fermo dal 2011, ma accanto vi è stata realizzata una centrale di compostaggio dei rifiuti solidi urbani che vengono accatastati in attesa di essere conferiti in discarica. Il problema è come possono degli inerti provocare tali esalazioni mefitiche? In realtà gli stessi cittadini, che hanno a loro volta chiesto un sopralluogo della squadra di tutela del territorio della polizia municipale, di cui non si conoscono ancora i risultati, avrebbero accertato la presenza di una percentuale di umido che invece di essere trattata sarebbe stata lasciata a decantare. A spaventare la gente quindi non è soltanto la puzza, ma ciò che sta dietro alla puzza e cioè il rischio della presenza di diossina nell’aria e, a giudicare dal percolato lasciato sulla strada verso l’impianto dai mezzi di Messinambiente, il timore non è ingiustificato. Oltre ad una denuncia alla procura della repubblica da parte di un privato, che chiede all’autorità giudiziaria di verificare cosa stia accadendo a Pace e se siano state violate le norme della tutela ambientale, c’è da registrare l’intervento del consigliere del PD della VI circoscrizione Giovanni Bonanno che oltre a sollecitare i controlli di arpa e asp, ha avviato anche una raccolta di firme: nella petizione popolare l’appello al prefetto e a tutte le istituzioni competenti, affinchè nella vallata di pace venga tutelata la salute dei cittadini.
Chi volesse firmare la petizione, dalla prossima settimana, si può recare al patronato Pace di via Consolare Pompea n. 703 nei pomeriggi di lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19.30 . Per informazioni si può tel.allo 090 312349.
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