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Sfida tre infarti
per spirare tra le
braccia dei fratelli

S. Agata Militello Duomo

Ha percorso oltre quindicimila chilometri, ha superato due attacchi cardiaci e le peripezie di un viaggio lunghissimo per un anziano di 80 anni, il tutto per poter riabbracciare dopo 15 anni la sorella e il fratello per quella che sarebbe stata l’ultima volta. Giuseppe Petrolo, originario di Frazzanò e da sessant’anni nel continente australiano, è spirato poche ore dopo essere riuscito finalmente a rivedere i familiari. L’incredibile vicenda si è consumata nei giorni scorsi tra Frazzanò e Sant’Agata Militello. Giuseppe Petrolo da tempo aveva prenotato il volo ma pochi giorni prima della partenza fissata per il 6 agosto, una crisi cardiaca stava per far saltare tutto. Dopo le prime cure ricevute in ospedale in Australia, ha voluto anticipare le dimissioni dal nosocomio. Troppo importante per lui il viaggio in Sicilia per rivedere la sorella Maria,
88enne residente a Torrenova, e il fratello Salvatore di 73, abitante a Mirto. Nel corso della lunga traversata verso l’Europa, giunto in territorio del Senegal, è stato nuovamente colpito da crisi cardiaca; soccorso all’aeroporto di Dakar e trasferito in un ospedale specializzato del luogo, ricoverato nel reparto di cardiologia. Anche questa volta, però, Giuseppe Petrolo decide di uscire dall’ospedale per ripartire alla volta di Roma, da dove si imbarca per Catania. Da Fontanarossa in taxi fino a Frazzanò, a insaputa dei parenti, perché voleva fare loro una improvvisata. Petrolo giunge così sui Nebrodi ma prima di andare a trovare i congiunti si reca in un’abitazione di sua proprietà per prepararsi all’incontro. Qui, alle prime ore della sera, nuovo attacco cardiaco che lo costringe a chiedere aiuto ai vicini i quali, senza indugiare, chiamano l’ambulanza del 118 per farlo accompagnare in ospedale a Sant’Agata Militello. Capisce che è giunto il momento di avvisare fratello e sorella che, tra
stupore e preoccupazione, piombano a Sant’Agata. L’abbraccio con i familiari è commovente e pure l’ultimo atto della vita di Giuseppe Petrolo. Tra tanti affanni, aveva accettato il rischio, ed è riuscito nel suo intento: concludere l’esistenza riabbracciando i suoi. Pochi minuti dopo è spirato.

 

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